Nel mondo digitale, sembra che ogni cosa abbia a che fare con il SEO. Ovviamente vogliamo che Google trovi quanto abbiamo creato, per cui iniziamo a parlare di tutte le cose che permetteranno al nostro contenuto di comparire in alto nelle ricerche basate sulla rilevanza.
Non è una cosa semplice, ed avere una strategia da SEO ben studiata è più importante che mai per ogni tipo di organizzazione.
La creazione di contenuto di sicuro gioca un grande ruolo nelle strategie da SEO. Ma sapevi che le infografiche in passato come adesso sono una delle migliori forme di contenuto da creare per fare un buon lavoro come SEO?
Ti starai chiedendo come questo possa avere senso. Le infografiche sono essenzialmente immagini, perciò per quale motivo Google sceglie un’immagine su un argomento come “5 Passaggi per Andare in Pensione Prima” invece di un lungo e dettagliato post da blog o di un video sullo stesso argomento?
Beh, Google si occupa di dare un peso particolare alle esperienze utente positive. Ciò è possibile grazie alla misurazione di centinaia di fattori diversi, sui quali possono influire direttamente le infografiche.
Ed il ruolo SEO nelle infografiche è molto più importante oggi di quanto lo fosse in passato, dato che il design di infografiche è diventato incredibilmente accessibile. Sia i designer che i non designer possono creare infografiche coinvolgenti.
In che modo le infografiche hanno influenza sul SEO?
Nella lista di fattori che Brian Dean ha creato per capire come essere inseriti nei risultati di Google, vengono elencati un certo numero di fattori facilmente influenzati dalle infografiche. Di seguito eccone alcuni:
- Ottimizzazione per telefoni cellulari
- Un certo numero di link ipertestuali
- Velocità di caricamento della Pagina
- Parola chiave nel titolo
- Parola chiave nei tag del titolo
- Il tag del titolo inizia con la parola chiave
- Parola chiave nei tag della descrizione
- Parola chiave che compare nei tag H1
- Presenza della parola chiave
- Ottimizzazione delle immagini
- Bounce rate/ Tempo di permanenza
- Ripetizione del traffico
- Parola chiave inserita nell’URL
Perciò in che modo le infografiche c’entrano con tutto ciò? Dividiamo il tutto in passi.
Puoi ottenere link ipertestuali che puntano in modo organico al tuo contenuto se le persone vi si imbattono e li trovano interessanti. Ma questa non è una strategia efficace. La maggior parte dei creatori di contenuti devono sudare e faticare per ottenere link ipertestuali per il proprio contenuto.
Ma le infografiche hanno un grande impatto di massa, sono super coinvolgenti e molto efficaci a livello grafico! Non per niente esse sono la forma di contenuto più condivisa online, ed i creatori di contenuti ed i venditori capiscono il loro valore. Per cui le tue possibilità di ottenere questi link ipertestuali sono molto alte.
Passiamo poi a trattare i modi in cui di solito la tua infografica può essere ottimizzata dal punto di vista SEO. Nello specifico, i post sotto forma di infografica dovrebbero concentrarsi su parole chiave molto lunghe che vengono incluse in luoghi tipo tag H1, testo, URL e simili (come avviene di solito all’interno di un post di un blog).
Ci sono anche modi più acuti di fare in modo che le tue infografiche siano di aiuto al SEO. Un post sotto forma di accattivante infografica ha effetto sul tempo di permanenza (quanto a lungo le persone si soffermino sul tuo post) e sulla ripetizione di traffico (quanto spesso tornano sul post). Più tempo le persone passano a guardare il tuo contenuto e tornano su di esso, più coinvolgente apparirà per Google ed avrà maggior rilevanza nei risultati.
Le condivisioni sui social media non hanno un impatto diretto su come si posiziona il contenuto nei motori di ricerca. Comunque, mano a mano che si ottengono più condivisioni, la probabilità che il tuo contenuto venga visto e linkato è molto alta. Perciò se crei contenuto valido ed hai una solida strategia di marketing per i social media, aspettati di vedere crescere in modo significativo le performance CEO della tua infografica.
Però dobbiamo anche dire che non ti basta creare una infografica sul nulla, postarla sul tuo blog e sperare che abbia successo. Come ogni altro contenuto che decidi di creare, è necessario un processo strutturato per fare in modo che esso sia efficace.
Ed ecco che arriviamo al punto del post. Ogni persona può dire che le infografiche sono ottime per il SEO, ma io voglio mostrarti come fare in modo che vadano bene per te.
Ho diviso il processo per creare una infografica ottimizzata per il SEO in due semplici parti, ricerca ed ottimizzazione-seo.
Parte 1: La ricerca è la chiave per un infografica intelligente e SEO-ntastica
Ciò che rende una infografica intrigante e coinvolgente è la ricerca che vi è dietro. Avendo accesso ai giusti modelli di infografiche, è abbastanza semplice disegnare qualcosa che abbia un bell’aspetto. Ma un contenuto approfondito e coinvolgente è ciò che riesce a mantenere l’interesse del tuo pubblico, a coinvolgerlo, a fare in modo che lo linkino e tanto altro.
Possiamo dividere la fase di ricerca in tre semplici stadi.
1. Scegli un argomento specifico che sia rilevante per il tuo pubblico
Devi scegliere un argomento nell’infografica che sia rilevante per il tuo target di pubblico. Mettiamo che tu abbia a che fare con strumenti educativi e di apprendimento, che è un argomento abbastanza vasto. Che tipo di domande si fanno coloro che fanno parte di quel settore? Quali sono gli argomenti che sono di tendenza? Come possiamo trovare questo dato?
Un modo di fare questo è vedere cosa Google suggerisca in automatico quando scrivi termini relativi al tuo argomento. È un ottimo modo di iniziare, specialmente se l’argomento ti è nuovo.
2.Scegli la tua parola chiave lunga coda
Una volta che hai in mente un argomento, devi scegliere la prospettiva di approccio. Ed ancora più importante, dovrai scegliere una parola chiave lunga coda per la tua infografica.
La ricerca di parole chiave è importante, dato che è l’unico modo nel quale un contenuto di qualità può vedere la luce del giorno.
Se utilizzi termini che di solito le persone non cercano, Google non riuscirà a capire in che modo il tuo contenuto sia rilevante per i bisogni delle persone. E per questo motivo non farà risaltare in alto il tuo contenuto tra i risultati di ricerca.
3.Fai ricerche sul tuo argomento
L’obiettivo primario del fare ricerca è scoprire cose nuove, confermare vecchie idee oppure confutarne di nuove. Per fare questo, ci sono tonnellate di metodi di ricerca per darti le risposte che cerchi:
- Chiedere a professionisti nel tuo settore
- Consultare risorse accademiche
- Analizzare dati esistenti
- Fare sondaggi o chiedere pareri ai tuoi utenti
- Condurre i tuoi esperimenti personali
Ti spiegherò come mai alcuni dei metodi di ricerca meno ovvi funzionano così bene.
Chiedere nel tuo settore
Un ottimo modo di aggiungere importanza alla tua infografica è di avere dei consigli specifici dai professionisti del tuo settore. ‘Persone’ è un termine troppo vago, ma quando dici “300 insegnanti spiegano i propri strumenti preferiti per l’insegnamento negli asili’ o ‘100 istruttori trovano una certa cosa molto utile per i loro corsi online’, la tua infografica farà sì che la gente si giri a guardarla. Inoltre darà l’impressione che la tua sia una infografica sensata ed autorevole.
Fare sondaggi o chiedere il parere dei tuoi utenti
Ci sono molti strumenti da utilizzare, come Survey Anyplace, Survey Monkey oppure Pollfish che ti permetteranno di fare sondaggi in modo semplice. Uno strumento risulterà essere più semplice da capire di un altro, più versatile e conveniente nel modo in cui fornisce i risultati. Per cui prenditi del tempo per capire in che modo ogni strumento sia adatto al tuo lavoro.
Condurre i tuoi esperimenti
Condurre i propri esperimenti è un ottimo modo di importi come leader nel settore.
Devi importi come fonte diretta di informazioni nuove ed utili. E le tue ricerche devono essere solamente tue, il che rende la promozione della tua infografica molto più semplice.
Parte 2: Struttura il tuo post sotto forma di infografica in modo che sia ottimizzato per i motori di ricerca
Potrai trattare la tua infografica, quando si parla di SEO, come qualsiasi altro post sul blog in tanti modi diversi. Ci sono tantissime cose che potrai usare, come intestazioni, parole chiave, la tua struttura URL e tanto altro ancora. Tutto ciò ti permetterà di dare valore al SEO della tua infografica. Diamo un’occhiata alla lista che ho condiviso prima:
- Ottimizzazione per telefoni cellulari
- Un certo numero di link ipertestuali
- Velocità di caricamento della Pagina
- Parola chiave nel titolo
- Parola chiave nei tag del titolo
- Il tag del titolo inizia con la parola chiave
- Parola chiave nei tag della descrizione
- Parola chiave che compare nei tag H1
- Presenza della parola chiave
- Ottimizzazione delle immagini
- Bounce rate/ Tempo di permanenza
- Ripetizione del traffico
- Parola chiave inserita nell’URL
Se il tuo blog è già pensato per l’utilizzo da mobile, allora non devi fare altro. Se non ne sei sicuro, esegui questo testo per scoprirlo e poi fai le modifiche necessarie. Alcuni dei fattori in questa lista possono influenzare direttamente l’argomento, rispetto a cose come la sua leggibilità, mentre altri dipendono dalla qualità del tuo contenuto.
Qui ci sono alcuni consigli essenziali su come postare una infografica ottimizzata per SEO.
Inserisci la tua parola chiave lunga coda nei posti giusti
Come in ogni altro post sul blog, desideri che la tua parola chiave lunga coda risalti dove necessario – nell’introduzione, nell’URL, nell’intestazione H1 e così via. Inoltre assicurati di scrivere una breve introduzione (100-150 parole) spiegando il senso generale dell’infografica. Fai in modo che quest’ultima contenga la tua parola chiave lunga coda, altre parole importanti ed un link per le risorse utili. Un’introduzione risulterà utile anche per il tuo pubblico.
Utilizza plugin SEO per ottimizzare il tuo post
Sono un grande fruitore di WordPress, ma dipende molto da come vuoi che sia strutturato il tuo blog. Per WordPress, un semplice strumento come Yoast ti permetterà di impostare le sezioni importanti (come la meta description e la slug dell’URL) e ti dirà anche cosa può essere migliorato o aggiunto. Ci sono anche altri plugin SEO che funzionano altrettanto bene, dipende solamente da quello che ritieni meglio.
Ricordati anche di ottimizzare la tua infografica
Anche la tua infografica ha bisogno di essere ottimizzata. Qui ci sono alcuni fattori SEO che sono importanti.
Come ogni altra immagine all’interno di un post nel blog, devi inserire il tuo testo alternativo. Il testo alternativo indica a Google cosa riguardi una certa immagine quando si tratta di trascinarla. Di solito, puoi usare la tua parola chiave lunga coda come testo alternativo.
La velocità di caricamento di una pagina è un altro fattore importante, che viene influenzato dalla dimensione e dal formato file della tua infografica. La tua infografica dovrebbe essere un file immagine di dimensione relativamente ridotta (meno di 1 MB), con una risoluzione intorno ai 72-100 PPI ed in un formato file ottimale (PNG, JPEG o GIF). Potrai usare strumenti come compressor.io per ridurre la dimensione delle immagini.
Promuovi la tua infografica ed ottenere quei link ipertestuali!
Infine, i link ipertestuali sono il fattore che più contribuisce alla rilevanza del tuo contenuto. Più sono rilevanti i siti che puntano al tuo contenuto, meglio sarà. I link ipertestuali indicano a Google che il tuo contenuto ha un alto valore, è totalmente rilevante ed è perfettamente in linea con quell’argomento.
È importante avere una strategia da utilizzare per i propri link ipertestuali, oltre alla semplice condivisione online. Inoltre, se hai effettuato un sondaggio per la creazione della tua infografica, allora contatta coloro che ti hanno risposto e chiedi loro un link ipertestuale. Potrebbero essere interessati ai risultati e pronti ad aiutarti.
In genere, i creatori di contenuti ed i venditori capiscono l’importanza di un contenuto grafico, nello specifico quando si parla di infografiche. Costoro sanno che l’inserimento della tua infografica sul proprio blog o la condivisione sulle proprie pagine social è utile anche per il proprio pubblico. Per cui se riuscirai a raggiungere le persone giuste, potrai aspettarti un responso positivo.
Guest post scritto dal team di Venngage