Le innovative teorizzazioni e il nuovo contesto dinamico generano la comparsa del Marketing 3.0 e quindi la nascita di nuovi contesti applicativi: il marketing culturale, collaborativo e spirituale.
MARKETING CULTURALE
Per quanto riguarda il marketing culturale possiamo dire che mai come prima le aziende sono incoraggiate ed interessate ed abbracciare cause di interesse ambientale, sociale e non più solo economico. Un famoso esempio è rappresentato dalla Apple.Inc., che in seguito al famoso tsunami che ha colpito il Giappone ha invitato i propri utenti, tramite il canale Itunes, ad effettuare donazioni alla Croce Rossa americana, raggiungendo somme di enorme rilievo. Nascono quindi le marche “culturali” cioè marche che sostengono messaggi di pace, di cooperazione, di sostenibilità ambientale ecc., attuando una politica sempre più “friendly” verso il pianeta. Tutto ciò ha una ripercussione sull’azienda in termini di comunicazione, ma anche di distribuzione, basti pensare al green packaging
MARKETING COLLABORATIVO
Il marketing collaborativo invece nasce più propriamente dallo sviluppo delle tecnologie, soprattutto quelle che implementano l’interazione tra utenti, conferendogli maggiore potere contrattuale, grazie ad esempio alla diminuzione delle asimmetrie informative (come le informazioni scambiate sui forum). Quindi a causa dell’interattività, i consumatori non vengono più considerati singolarmente, ma come una comunità. “Via via che i social media diventano più espressivi, i consumatori godono di crescenti opportunità per influenzare, con le loro opinioni ed esperienze, altri consumatori”. Prendiamo ad esempio Foursquare, un’applicazione per mobile specializzata nella geo-localizzazione e nella raccolta di opinioni, o meglio recensioni scritte dagli utenti su luoghi di interesse. Gli opinionisti partecipano attivamente venendo remunerati sulla base del numero di opinioni scritte e del livello di utilità assegnato alle opinioni stesse da parte degli altri utenti, e infine anche per il gusto di esprimere il proprio parere.
Finiamo col ritrovarci davanti a relazioni sempre più orizzontali, da consumatore a consumatore, ed ogni informazione verticale, come ad esempio l’aumento dei prezzi, viene giudicata negativamente dalla comunità, o comunque messa a duro giudizio. Il canale della multimedialità costituisce, in questo senso, un valido supporto al processo decisionale del consumatore, per cui, prima di effettuare un acquisto, esso ricerca informazioni e negozi online (e-store) e poi scruta attentamente i forum per capire se i prodotti si adattano bene alle proprie esigenze, attribuendogli in alcuni casi il valore di “guru”.
MARKETING SPIRITUALE
Possiamo parlare poi di marketing “spirituale” in linea con le tendenze di creatività sociale che vanno via via formandosi nella rete. La nuova ondata tecnologica porta le persone a diventare sempre più “user-friendly” attraverso interfacce semplici ed intuitive. La società moderna quindi è sempre più una società creativa. All’interno di questa spinta innovativa vi sono persone che spiccano maggiormente nella rete, come i blogger, considerati i “creativi” che, anche se numericamente in minoranza rispetto alla totalità degli user, hanno un’enorme importanza, poiché sono i nuovi opinion leader, chiamati in questo contesto “influencer”.
Il modo in cui ci si presenta al cliente e come ci si rapporta a lui è quindi totalmente dipendente dal canale di vendita, dall’importanza delle vetrine, dai venditori e dagli spazi, che vengono ora interpretate nel contesto online.