Chi sono i Millennials
Imillennials o generazione Y partecipano ai flashmob, aspettano l’happy hour, acquistano low cost. Sono youtuber, fashion blogger e instagrammer. Sono consumatori molto attivi, coprano online, sempre ed ovunque. Sono così detti i cosumatori 2.0 o la prima generazione digitale. Sono nati in piena rivoluzione digitale ma vivono durante la più grande crisi economica dalla Depressione degli anni ’30.
Fasce di età delle generazioni y, x e z
- Generazione Z, quella dei nati dopo l’anno 2000, la quale presenta caratteristiche assai diverse – Approfondimento
- Età millennials (Y): sono giovani nati tra gli anni ’80 e il 2000 e rappresentano l’ultima generazione del XX secolo.
- e vengono dopo la Generazione X, quella dei nati tra il 1960 e il 1980.
- baby boomers nati intorno al 1957
Caratteristiche di acquisto del target millennials
- shopping selettivo
- acquistano per costruire un identità o far parte di un gruppo
- Sono abituati a conservare i soldi per permettersi qualcosa di costoso, per i piccoli sfizi si rivolgono a marchi low cost
- Prenotano vacanze online vanno a caccia di coupon e offerte speciali online.
- Acquistano meno frequentemente
- Sono prudenti nelle scelte di spesa
- Ambizioni, condividono e amano il cambiamento
- usano il mobile al massimo e sono sempre connessi
Perchè usano internet
- Risolvere le esigenze quotidiane: il 71% ricerca informazioni, in particolare per il proprio lavoro / percorso di studio, nel momento stesso in cui si manifesta l’esigenza
- Intrattenimento: Internet è non solo un modo per passare il tempo, ma anche un modo per tenersi costantemente aggiornati sulle proprie passioni e sui propri interessi
- Tenersi informati e imparare cose nuove: Internet è una fonte di informazione imprescindibile per rimanere aggiornati in real time ed un modo per imparare cose nuove. In una sola espressione: un’immancabile finestra sul mondo.
Perchè sono importanti per il marketing
- Spenderanno tanto: nel 2020 il totale della spesa annuale da parte dei Millennials in USA sarà di 1,4 trilioni di dollari. (ricerca completa)
2. saranno sempre connessi: Inoltre già nel 2015 il digitale super ampiamente la TV quindi questa generazione è importantissima lato marketing digitale (dati Audiweb)
3. possiamo intercettarli:
- condividono qualsiasi cosa
- hanno bisogno di sentirsi partecipi e di co-creare con l’azienda (già previsto nei cambiamenti del web 3.0 e la fusione dei poli tra consumatore ed azienda. Se ti va di approfondire il web 3.0 clicca qui)
- hanno bisogno di autenticità e se la trovano diventano molto fedeli
4. sono influencer di scelte di acquisto degli altri (fonte)
Perchè i Millennials sono una generazione a rischio e NOI dobbiamo aiutarli
Simon Sinek ultimamente ha spiegato il Millennial Paradox cioè ha fatto a mio parere una bellissima analisi sociologia inserendo anche delle chicche di antropologia per spiegare come mai i millennials sono così.
Analisi Sociologica dei Millennials
Partiamo dal fatto che i millennials sono giudicati come:
- “pigri, superficiali e narcisisti” (dal Times)
- Tutto gli è dovuto.
- Vogliono lasciare il segno
- sono i cultori della filosofia dello “sharing”
- sono orientati all’utilizzo esclusivo del cellulari
- …ma non sono felici
Secondo me è sbagliato giudicare in modo così negativo i frutti di quello che abbiamo creato con le nostre mani. Approfondiamo meglio le motivazioni che hanno portato questi ragazzi a diventare così:
In generale le motivazioni per cui questa generazione non è felice ed è vittima dei cambiamenti sono 4:
1.genitori:
i millennials sono cresciuti, secondo gli studiosi, in mezzo a strategie fallimentari di educazione familiare. Per esempio è sempre stato detto loro che erano speciali, sempre. Gli è stato detto che potevano avere tutto quello che volevano dalla vita. Alcuni hanno ricevuto premi/promozioni/voti alti solo perchè i genitori li hanno raccomandati o si sono lamentati e gli inseganti nonn volevano rogne. Ad alcuni sono state date delle medaglie, che cose sappiamo, a livello educativo, creano inferorità, imabarazzo e stato di disagio a chi non le ha prese. Pensate a tutto queste cose e poi immaginate questi ragazzi che finiscono di studiare e arrivano sul mondo del lavoro. Non sono più speciali, la mamma non può farli avere un lavoro e non ottengono quello che vogliono solo perchè lo vogliono. in un attimo tutto va in frantumi. Abbiamo quindi una generazioni che cresce a livelli di autostima più bassa.
2.tencolgia:
questi ragazzi crescono accanto ad instagram, facebook ecc dove si possono mettere “filtri” per dare un immagine diversa da quella reale. li possiamo dire agli altri che la nostra vita è magnifica, anche se siamo depressi in realtà. Questa è la fuga che Bahuman ha sempre criticato nel suo libro “danni collaterali”. Tutti sembrano fighi e tutti sanno tutto, ma in realtà solo pochi sono sicuri di se. Sappiamo inoltre che grazie all’interazione con i social media e i nostri cellulari rilascia nel sangue una sostanza chimica che si chiama dopamina. Ecco perchè quando vi arriva un messaggio, ricevete un like ecc vi sentite felici. Ecco perchè quando ci si sente sli, si scrive ad un amico e subito ci sentiamo meglio. Ecco, la dopamina è la solita sostanza che ci fa stare bene quando fumiamo, beviamo alcolici e scommettiamo. In altre parole, crea MOLTA dipendenza. Ecco che i ragazzi di oggi, sempre per citare bahuman, hanno sostituito (inefficacemente)i bisogni di affetto e di stima di bahuman con la tecnologia (approfondimento). ora pensate che esistono limiti di età, per bere, fumare e scommettere, ma non esistono limti di età per usare cellulare e social. Mi viene in mente quando uscì l’eroina. la prima volta che venne scoperta i medici cominciarono a somministrarla come farmaco contro il mal di testa ad i neonati….questo per dire che siccome ancora non sono state provate scientificamente tutte queste cose, ancora non stiamo educando alla tecnologia.
Pensate a quanto può essere pericoloso tutto questo in un età particolare come l’adolescenza, a maggior ragione se l’educazione che hai avuto non ti ha preparato per lo scontro con la realtà. Gli adolescenti durante un periodo di stress hanno accesso libero all’utilizzo di una sostanza che crea felicità e dipendenza. Inoltre l’adolescenza è proprio una fase di transizione tra cui smettiamo di avere bisogno dell’approvazione dei genitori e abbiamo bisogno di quella dei nostri pari e questo ci spinge sempre di più a cercare la loro approvazione. in questo periodo molto importante c’è bisogno di costruire la fiducia, cosa che non la volatibilità dei social netowork è impossibile da creare. Questo impedisce ai ragazzi di creare relazioni profonde e significative (e infatti anche loro ammettono che loro amicizie sono superficiali) così quando nella loro vita saranno sottoposti a condizioni di stress si rivolgeranno al cellulare e non alle persone, ai socil e tutto il resto che offre un sollievo temporaneo. Non vogliamo estremizzare, l’alcol nonbfa male, troppo alcol fa male, e anche in questo caso abbiamo bisogno di bilanciare.
Se siete ad un ristorante e state scrivendo con una perosna che non è li con voi, se siete ad una riunione di lavoro e mettete il cellulare sul tavolo, se la prima cosa che fate la mattina è guardare il cellulare… avete una dipendenza e state eliminando dalla vostra vita l’allenamento a creare relazioni. Provate a pensare di mettere via il cellulare, cosa fate per non annoiarvi? PARLATE con la persona vicino a voi.
3.immpazienza
oggi se vuoi una cosa la compri su amazon e il giorno dopo ti arriva. Se vuoi guardare un fil basta andre su netflix, se vuoi mangiare basta ordinare su just eat, anche se vuoi uscire con qualcuno, ti basta utilizzare Tinder (senza dover essere vittima di rifiuti ed imabarzzi) ! tutto questo si traduce in gratificazione istantanea. Tutto si può ottenere subito tranne, gratificazioni sul lavoro e relazioni profonde che invece sono processi lenti ed incasinati. Ecco perchè si sente dire ai ragazzi “voglio lasciare il segno” e magari non riescono ad aspettare più di 3 mesi di lavoro. Ed in cosa si traduce tutto questo? aumento depressione, aumento del consumo di droghe, aumento suicidi ecc
4.ambiente
ambiente aziendale a cui importa solo dei numeri, della velocità e non della crescita nel tempo di questi ragazzi. Aziende che non aiutano i ragazzi a trovare equilibri e non insegnano l’arte del lavoro duro per ottenere le cose. Tutto questo fa sentire i ragazzzi COLPEVOLI di non essere capaci, di non essere all’altezza…
Vi consiglio di prendere 10 minuti per guardare questo video
https://www.facebook.com/universitaridivenezia/videos/773907882771607/?hc_ref=PAGES_TIMELINE
Soluzioni
E allora, quali sono le conclusioni? che i millennials si sono come li abbiamo descritti, ma non per colpa loro! e quindi invito tutti all’azione verso un’educazione digitale che parta da noi stessi. Si sa che la prima fonte di apprendimento è l’imitazione, smettiano NOI di portare il celllulare a cena, di svegliarci e di guardare il telefono invece di dare il buongiorno a chi ci è accanto.
Infine penso che ci sia un disperato bisogno di formazione sull’educazione digitale sia ai bambini che ai genitori che parta già dalla scuola dell’infanzia. Se voi che leggete questo post, fate parte della scuola, sappiate che noi di Marketing freaks organizziamo corsi del genere e ve li regaliamo per dare un contributo diretto al miglioramento di questa società.
VEDI ANCHE: DIS-EDUCAZIONE DIGITALE, I RISCHI DELLE NUOVE TECNOLOGIE