Agile Marketing: Cos’è, Tecniche, Evoluzione e Manifesto

agile marketing
Dirty Dancing – Emile Ardolino

Cos’è l’agile marketing?

l’agile marketing è un metodo di lavoro che veniva usato nei reparti IT per trovare un modo veloce per fare il meglio possibile con le risorse a disposizione. All’interno dell’agile marketing vengono meno le barriere dei silos, ovvero concetti per cui se non è di mia competenza io non farò nulla. Si ragiona in team che sono interdipendenti, si suddividono bene i compiti e le responsabilità e si creano diverse fasi di progetto propedeutiche.

Di per sè la migliore definizione di agile marketing che ho trovato recita così:

Agile Marketing è un approccio iterativo e misurabile che puoi applicare alle fasi di analisi, pianificazione ed esecuzione di strategie di marketing, con lo scopo di migliorare la collaborazione tra i membri del team e tutti gli altri stakeholder organizzativi, sia interni che esterni.

Quindi più che un area di studio si tratta di capire ed applicare le tecniche al proprio lavoro per diventare agili anche noi. Si pone più attenzione a:

  • processi e tool
  • documentazione
  • pianificazione
  • test continui
  • lavoro incrementale

I benefici dell’agile marketing

  • allineare aspettative e realtà
  • operare in velocità e flessibilità
  • razionalizzare i processi per ridurre gli sprechi
  • creare una cultura di miglioramento aziendale
  • lavorare in team
  • migliorare grazie ai feedback del cliente

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L’evoluzione e le varie influenze metodologiche:

il punto di partenza è sTato che per creare un lavoro abbiamo 3 elementi che si influenzano: il costo,obiettivo e la scadenza

  1. l’agile arriva da una metodologia chiamata Total Quality Management TQM di Edwards Deming di cui usiamo ancora i principi. Si tratta di  PLAN – DO – CHECK – ACT. Questo ci permette di testare prima di creare la versione finale e di risparmiare tempo. da qui ci prendiamo la filosofia di test
  2. Toyota production system (TPS) invece ha inventato il metodo TO DO – DOING – DONE del kanaban
  3. theory of constraint (TOC) ci portiamo il five focus step: indentificare il problema, espanderlo, brainstorming, valutazione
  4. waterfall mistake da cui impariamo che nessun modello può essere lineare e dobbiamo sempre avere l’opportunità di tornare indietro.
  5. rapid application Development (RAD) approach di cui prendiamo l’iterazione e ciclicità
  6. extreme programming (XP) da cui prendiamo l’esigenza di avere sempre feedback, ad ogni stadio e di usare le storie per capire meglio.

differenza tra metodo tradizionale, agile e lean management

  • metodo tradizionale: idea, casi di business, proposte, lavoro a cascata, test
  • agile project management: idea, casi di business, proposta, divisione in compiti, sprint (+ iterazione), test. si assegnano delle priorità, si dividono gli obiettivi i micro task.
  • lean project management: questione, esplosione del concetto, proposta, definizione del lavoro e dei requisiti, output (+ iterazione), test.

l’agile assicura le velocità, il lean l’innovazione.

il manifesto dell’agile marketing

il manifesto è stato pubblicato nel 2001 sul sito internazionale dell’agile marketing che abbiamo tradotto e riportato qui:

  1. la prima priorità è soddisfare il cliente attraverso la ricerca del suo feedback
  2. la nostra abilità sta nel rispondere velocemente ai cambiamenti del mercato per mantenere il vantaggio competitivo
  3. dividiamo le attività e le consegnamo da un paio di settimane a 3 mesi con una preferenza per piccoli tempi
  4. un grande marketing è possibile richiede degli allineamenti con il business, la vendita e lo sviluppo.
  5. costruiamo programmi intorno ad individui motivati creando un contesto che supporti i loro bisogni e creda nei loro risultati.
  6. non avere paura di fallire, solo non fallire due volte nello stesso modo.
  7. la semplicità è essenziale

 

Tecniche di Agile da applicare a lavoro: come si gestisce un progetto Agile

  1. definizione del progetto: viene spiegato l’obiettivo, le responsabilità, i ruoli, le relazioni e le procedure.
  2. identificazione dei partner e del team di progetto: il successo del progetto fa riferimento al lavoro di gruppo. Tutti devono collaborare.di solito c’è un “capo” progetto che decide le tecniche da affrontare detto scrum master
  3. identificazione dei limiti e potenziali problemi
  4. identificazione dei rischi interni esterni legati al business ecc
  5. definition of done: viene spiegato quali sono i requisiti per definire terminato un task
  6. creazione dellle User Stories (una variante con POV canvas del design thinking)
    1. vaule statement: il cliente..ha bisogno…perchè
    2. priorità
    3. identificazione dei problemi potenziali
    4. use cases

7.Sprint: è quando decidi che il tuo team deve portare a termine un compito. Di solito dura da 2 a 6 settimane, ma nei nuovi libri , come quello di google design sprint, può durare 4 giorni.

  • si stabiliscono dei parametri base come team, il budget e il tempo
  • si definisce una KPI per il completamento
  • si fa una stima di tempo e soldi
  • il team può raffinare i gola in modo realistico
  • vengono assegnate in modo chiaro le responsabilità
  • si conserveranno sempre backlog dei lavori precedenti

agile8.Stand up meeting: ogni giorno per 15 minuti il tuo team si riunisce per capire su quali progetti stiamo lavorando. Ogni persona dice quindi

  • su cosa ha lavorato ieri
  • cosa farà oggi
  • cosa lo ostacola

9.tracciamento del processo visivo: . Esistono moltissimi tool di project management come Jira, Asana, Zoho, Trello e così via

  • si tratta di utilizzare tool che diano responsabilità e sotto del progress di ogni task
  • ella visualizzazione Kanaban sarà possibile visualizzare visivamente ogni task completato, da fare e i progress

 

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