L’evoluzione continua dell’economia 2.0, ci sta portando a rompere i confini con altre realtà tradizionalmente lontane dall’ambito della nostra cucina. Negli ultimi anni però app, startup e vari esperimenti stanno permettendo la riscoperta del living e del food soprattutto dal punto di vista sociale.
Dopo l’arrivo quasi invadente di Instagram sulle nostre tavole ora è il tempo del “Social Eating” che in senso pratico coincide con il trasformare la propria casa in un ristorante permettendo addirittura a qualcuno di diventare piccoli nuovi imprenditori.
L’obbiettivo è principalmente rendere ancora più social, di quanto già non sia, una normalissima cena in casa. Crei un evento sui social, gli utenti si prenotano, vengono accettati o meno dal padrone di casa e a fine cena viene pagato il conto. In questo modo si estendono le reti sociali ed è possibile guadagnare piccole cifre ma soddisfacenti per chi ha ospitato e preparato la cena.
Sono diversi gli approcci a questo nuovo mondo come anche la nascita di alcuni gruppi di Social Cooking, i quali partono dallo step precedente: cucinare assieme. Ogni invitato porta un ingrediente diverso o più di uno e assieme agli altri invitati le ricette vengono cucinate in gruppo e collaborando.
In generale anche alcuni bloggers o aziende di produzione alimentare puntano moltissimo sull’organizzazione di cene ed eventi in cui condividere ricette rendendo l’appuntamento anche particolarmente social connected (vedi ad esempio i bloggers di GNAMBOX)
Il cibo è quindi, più che mai, sinonimo di community, permettendo alle persone di fare nuove amicizie, e mettere le basi per piccole attività.
Alcuni esempi pratici di gruppi o personaggi che hanno creato forte fermento intorno a queste attività li trovate di seguito, potrebbe ispirarvi qualche invito a cena e qualche foto interessante!
Ambra Cretì
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