Il vero primo e-commerce nacque nel 1982 in Francia in seguito alla nascita del Minitel, una rete commerciale promossa dall’azienda di poste e telecomunicazioni dello stato che funzionava via modem utilizzando il sistema videotext (lo stesso di televideo).
L’e-commerce come lo conosciamo noi, dal quale poi si svilupparono le transazioni commerciali online, invece, nacque con l’EDI (Electronic Data Interchange), diffuso già dal 1970 e diventato standard nel 1984. L’EDI era il primo servizio elettronico attraverso il quale si trasferivano documenti, utilizzato da imprese di grandi dimensioni attraverso reti di telecomunicazione private.
L’integrazione del sistema EDI alla rete internet, quindi la comunicazione pubblica, ha portato alla nascita di un sistema flessibile e più vicino allo standard di e-commerce.
Fu nel 1994 che Netscape lanciò i suoi servizi di browser di navigazione dando la possibilità di navigare in modo semplice sul web e incorporando la navigazione con gli standard di sicurezza per le transazioni online (Secure Socket Layer), in modo da non scoraggiare i potenziali utilizzatori. La nascita dei browser intuitivi fu la spinta decisiva verso la nascita di veri e propri siti internet dedicati all’e-commerce. Grazie a ciò, nel 1995 nacquero i primi due portali americani dedicati agli acquisti online : Amazon ed E-bay. Il loro avvio fu lento poiché gli acquisti non prevedevano ancora le aste e, soprattutto, non era ancora disponibile una connessione ad alta velocità. Verso il 1999 la diffusione della linea ADSL ad alta velocità ha dato il definitivo slancio allo shopping online.
Nel 2011, in base alla ricerca di mercato di Netcomm, dei 25 milioni di italiani presenti sul web , 12,5 milioni hanno acquistato on-line almeno una volta nella vita, 8,8 milioni avevano comprato nei tre mesi precedenti all’indagine e ben 5,4 milioni sono gli hard buyers, ovvero coloro per i quali gli acquisti in rete sono diventati ormai un’abitudine. Ma il dato più interessante che è stato fornito è la stima del numero di persone che si appresterebbero a comprare via internet per la prima volta: 1,3 milioni, una cifra che conferma la notevole crescita del fenomeno.
Inoltre stando a una ricerca commissionata da Google Italia al Boston Consulting Group, l’Internet economy nel nostro paese costituirebbe già il 2% del PIL per un valore complessivo di 32 miliardi di euro (tale cifra include, oltre al valore del transato on-line, i canoni per gli accessi alla rete e l’acquisto di dispositivi e mezzi fisici per la navigazione) e si appresterebbe a rappresentare il 4,3% del prodotto interno lordo del 2015. Questi dati lasciano ben sperare e offrono una misura di quanto l’economia della rete possa contribuire alla ricchezza futura del nostro paese.
Ecco la storia del E-commerce
Federica Brancale